
LA RIQUALIFICAZIONE DI UN BENE STORICO-ARTISTICO
Il portale dell'antico Collegio dei Gesuiti di Messina.
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PORTALE
dell’antico Collegio - Universidad dei Gesuiti

Il passante – studente, cittadino, turista – che si trovi a camminare oggi per via Giacomo Venezian a Messina difficilmente noterà che nel cortile laterale del complesso universitario, ad una quota più bassa rispetto al piano di calpestio della strada, si trova, maestoso e solitario, l’antico portale del Collegio dei Gesuiti. Assomiglia ad un aristocratico caduto in bassa fortuna, che conserva tratti eleganti e presenza solenne, nonostante gli abiti siano logori e desueti e lo sguardo perso lontano. Nessuno ne ricorda lo splendore di un tempo, nessuno ne racconta la storia, nessuno prova ad immaginare la vita che si apriva fuori e dentro l’edificio cui faceva da passaggio … Non può parlare, suggerire, incuriosire, nascosto e costretto com’è, con la sua mole, tra il fianco di una palazzina e una scala di sicurezza un po’ arrugginita.
Solo un pannello della Soprintendenza ormai sbiadito ricorda il prestigio e l’importanza che doveva avere.
Eppure…
Eppure c’era stato un tempo in cui il Collegio dei Padri Gesuiti, il Collegio Prototipo della Compagnia di Gesù, il primo nucleo dello Studium urbis, eretto a partire dal 1608 su disegno dell’architetto Natale Masuccio, era stato un edificio importante e molto significativo per la città, un tempo in cui varcare quella soglia significava poter accedere ad un sapere che segnava la differenza con altre città dell’isola.
Era nato dal progetto di fondare un’Università nella città dello Stretto voluto fortemente dal Senato e dai Padri Gesuiti e perseguito attraverso una storia intricata di paternità rivendicate, di aspettative deluse e scontri appassionati e appassionanti che avevano coinvolto tutta la cittadinanza. Fino alla vittoria sul tempo e sugli accidenti storici: l’Ateneo è ancora nello stesso luogo, dove, in un tempo remoto, la sua storia aveva avuto inizio.
La porta chiusa oggi da un blocco di cemento diventi allora un’occasione per ‘vedere’ quale vita si apriva oltre la soglia ed anche un’opportunità per “portarlo fuori”, il portale, da questo contesto smemorato e sconsolato.